L’impiego strutturale dei profili in acciaio formati a freddo (CFS) vista la loro specificità e l’elevata sensibilità ai fenomeni di instabilità ha reso necessario l’introduzione di normative specifiche sia in ambito nazionale, sia in ambito europeo.
La EN 1990: “Eurocodice 0 – Criteri generali di progettazione strutturale”e la EN 1993- 1-3: “Eurocodice 3 – Progettazione delle strutture di acciaio. Parte 1-3: Regole generali – Regole supplementari per l’impiego dei profilati e delle lamiere sottili piegati a freddo” rappresentano le normative di riferimento, per la progettazione dei CFS (Cold Fomed Steel), su di esse si basa infatti la stessa normativa nazionale (NTC 2008 e Circolare n.617/2009). Le norme in questione prevedono la possibilità di verificare il comportamento di una struttura in CFS mediante un approccio di tipo sperimentale, il più volte richiamato ‘Design assisted by testing’.
‘La progettazione assistita dalla sperimentazione’ rappresenta la via più semplice ed efficace per affrontare le numerose complessità che caratterizzano i profili sottili. Per questo motivo Cogi ha deciso di intraprendere in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento una vasta campagna di prove sperimentali volte a definire il comportamento dell’intero sistema costruttivo steelMAX®.
Presso il Laboratorio Universitario della Facoltà di Ingegneria (laboratorio riconosciuto ai sensi dell’art.59 del DPR n.380/2001) sono stati testati i seguenti componenti strutturali: